IAHD

acqua-terra

La subacquea è uno degli sport più accessibili per persone disabili. Dal primo momento in cui uno entra nell'ambiente sommerso, prova una sensazione di benessere: in questo  mondo totalmente differente, c'è un senso di libertà, di leggerezza e di sicurezza. Un momento a bordo acqua, un momento dopo tutt'uno col mondo sottomarino.

Molte persone con disabilità utilizzano la subacquea come terapia. Durante l'immersione, si dimenticano le limitazioni fisiche e, in alcuni casi, c'è perfino sollievo dal dolore e dal disagio. La subacquea può aiutare le persone nella riabilitazione. Può avere un effetto positivo sullo stato mentale poiché l'esperienza subacquea fisica e mentale è uguale per entrambe le persone normodotate e disabili.

La International Association for Handicapped Divers (IAHD) è l'unica organizzazione subacquea certificata ISO ed internazionalmente riconosciuta che è specializzata nell'addestramento subacqueo di persone con disabilità. Vogliamo dare a queste persone l'opportunità di imparare ad immergersi sotto la supervisione di Istruttori professionisti ben addestrati, per fornire loro una indimenticabile esperienza subacquea.

La IAHD nasce nel 1993 e dal 2010 è stata totalmente riorganizzata con corsi e materiali nuovi alcuni dei quali in via di traduzione anche in italiano, compreso l'addestramento on-line.
Qualsiasi Istruttore subacqueo di una didattica riconosciuta può diventare Istruttore IAHD.

Il subacqueo è un essere umano che ha la fortuna di allargare le sue conoscenze a tutto il sistema terraqueo, perché qualcuno dovrebbe esserne escluso?


Evento all' Y-40

Sabato 17, un bel gruppo per un evento voluto e magistralmente organizzato dallo staff di Sub & Sub di Pordenone in collaborazione con IAHD e DAN, ha avuto uno straordinario successo.

Si è veramente respirato aria di festa fino dalla mattinata quando l’esperienza delle prime bolle sott’acqua è stata altamente gratificante per una ventina di disabili sia fisici che mentali, questi ultimi portati da Gymnasium di Motta di Livenza. Anche perché potevano vedere l’esempio di Vincenzo Sorrentino ed Enrico Giacomini che, ormai brevettati, si potevano godere tutta la potenzialità di una struttura unica come quella dell’ Y-40.

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