Oman
Se pensate che da qua è passato Marco Polo e che già prima di lui civiltà ormai mitiche come quella della Regina di Saba si sono arricchite nonostante l’ambiente non sia dei più confortevoli, forse vi si accappona la pelle…non vergognatevene!
Siamo tornati dal nostro viaggio in Oman ormai da tre settimane e più, eppure non abbiamo ancora metabolizzato del tutto le emozioni che hanno costellato il nostro percorso.
Da una parte villaggi ormai semideserti fra le cui case potrebbe volare un tappeto da un momento all’altro, oasi da film hollywoodiano con “chiare, fresche e dolci” acque degne del sommo poeta, forti e paesini arroccati su montagne impervie e il deserto con le sue dune che non possono non associare il pensiero ad avventure fantastiche e dall’altra la pulizia, l’ordine e la correttezza e la disponibilità degli abitanti nella capitale Muscat che fa pensare più a Basilea o a Ginevra che non al Medio Oriente (anche perché Bentley, Maserati e Lexus qua sono abbastanza comuni) se non fosse per la temperatura e il cielo sereno.
E il mare! Maestoso e ricco, sembra quasi che gli si debba della venerazione.
Questo, per voler usare solo poche parole, è l’ Oman.
